PENNELLI AD OLIO E PER COLORI ACRILICI

Anche un maestro non ha sempre bisogno di pennelli di primissima qualità. Per lavori più semplici come la campitura bastano infatti pennelli semplici, mentre per le situazioni più complicate e per materiali pittorici particolari “si ha bisogno di pennelli speciali, e nei casi più difficili non si può prescindere da un pennello della massima qualità”. È possibile che Leonardo da Vinci, il nostro ispiratore,abbia inventato la tecnica dello “sfumato”, quella infinita e finissima gradazione tra chiaro e scuro, quelle ombre che si bagnano di luce, portandola poi ad un livello di impareggiabile maestria utilizzando solo un pennello della più semplice qualità? Si tratta di una domanda di difficile risposta, poiché Leonardo poteva essere capace di tutto. Quando attorno al 1475 il genio italiano, che fino ad allora aveva dipinto con tempere all’uovo, si rivolse gradualmente alla pittura a olio, la nuova tecnica sviluppata dai fiamminghi, questi ultimi, e il giovane Leonardo prima di tutti, sperimentarono accanto alle tempere a olio anche numerosissime miscele di olio e balsamo a base di resina. A quale tipo di setole dobbiamo il sorriso fluttuante di Madonne e angeli, della Leda e di Sant'Anna, la Madonna e il Bambino? Di Leonardo si diceva che dipingesse con leggerezza utilizzando pennelli di seta e accennando appena i colori. Quale tipo di pennelli utilizzasse effettivamente Leonardo non è purtroppo svelato né nei suoi appunti, né nella vita del genio descritta da Vasari. Ciò che si può tuttavia affermare è che sarebbe certamente stato molto felice di avere a disposizione per le sue opere l’ampia gamma di pennelli per belle arti della manifattura DAVINCI che trovate illustrata alle pagine seguenti.