Pennelli e produzione

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Gli egiziani, inizialmente, dipinsero con strumenti simili ai pennelli che avevano un aspetto come se fossero fabbricati con foglie di palma. I cinesi avevano sviluppato la loro arte calligrafica quattromila anni fa, ma con quali pennelli? E' soltanto dal Rinascimento che veniamo a sapere, dall'italiano Cennino Cennini, come venivano messi assieme i “pennelli” dai peli di scoiattoli, caprioli e dalle setole di maiale. Nel suo “Il libro dell'arte”, stampato nel 1437, egli dedicò il 63° capitolo al pennello (“L'arte di fabbricare i pennelli”) che i pittori dell'epoca, e anche quelli delle epoche successive, a lungo dovettero mettere assieme da soli.


Quando si passa oggi attraverso i nostri locali di produzione, sorti nei decenni passati, inondati di luce, non si sospettano neppure gli odori degli anni trenta. Il ficus benjamino, che cresce fino al tetto in molti posti del nostro edificio, decora i locali. Inoltre ci sono molti quadri, sculture e opere di artisti contemporanei.


Grazie alle mani operose di abili donne, garzoni e apprendisti, seguiti dal mastro artigiano del reparto, nella nostra azienda ogni giorno si realizzano 10.000 pregiati pennelli. I visitatori trovano spesso parole di sorpresa per la tranquillità dell'atmosfera, inaspettata in una fabbrica. Vengono fatti confronti con il laboratorio e gli atelier, poiché spesso vi regna un silenzio concentrato, interrotto appena da qualche mormorio; si continua a sentire il rumore del picchiettio sincopato. Le boccole in ottone riempite con i ciuffi e i tavoli di lavoro marmorei hanno stimolato gli artigiani dei pennelli a battere tempi che vanno da Dixieland alla musica di una marcia.

 

Tutt'altra impressione produce il nostro settore di produzione dei pennelli sintetici. Qui risuonano i vibratori, risuonano gli apparecchi di divisione che, con una precisione fino a 1/10 di grammo, ogni ora possono dividere e produrre quasi un migliaio di pennelli. Lavoriamo con macchine e dispositivi speciali in cicli di lavoro con controllo elettronico, costruiti nei nostri stabilimenti dopo esperimenti condotti per lunghi anni.

Chi col pennello pieno di colore spinge sulla carta e ci gioca nella posizione corretta, utilizza ovviamente le molte buone caratteristiche dell'aiutante: la ricca capacità riempitiva, la vivace forza elastica delle setole, I'immediato ripristino della forma, raggiunto dal fabbricante dei pennelli, ogni volta che il pennello è impregnato di nuovo colore. Uno strumento fine e estremamente elastico danza sulla superficie da dipingere. Appartengono al passato i suoi riottosi antenati fino alla impugnatura primitiva dei ciuffi uniti.

Non soltanto nuove forme espressive pittoriche risvegliano nuovi desideri verso lo strumento di lavoro.


Dei pennelli spesso sfruttati fino all'ultimo ciuffo, a noi interessa anche il modo in cui essi raccontano di una vita di lavoro compiuta,gioiosa di colore: per noi è un piacere curare il contatto vitale con gli artisti. Grazie alla nostra galleria, che teniamo a disposizione di giovani artisti provenienti da tutta Europa, in alcune giornate viviamo discussioni intelligenti su questo e quello, sulle tecniche di pittura eccentriche e sulle facilitazioni operative. Noi tentiamo sempre di ottenere spunti per la nostra produzione, visto che la nostra qualità è dovuta al nostro modello, Leonardo da Vinci, e si basa sul ricco tesoro dell'esperienza che la libera città imperiale di Norimberga ha acquisito nelle manifatture di pennelli attraverso molte generazioni, che a me è stata trasmessa da mio nonno e da mio padre.

Nel frattempo è cresciuta una nuova generazione disposta ad accettare tutte le sfide che ci porrà il nuovo secolo.